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L'innesto
- Le tecniche
di innesto, che vengono utilizzate per controllare e influenzare
lo sviluppo della pianta, erano gia' conosciute migliaia di anni
fa dai Cinesi, dagli egiziani e dai romani.
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- L'innesto viene
praticato per cambiare la varieta' di uva prodotta, per ottenere
piante piu' resistenti, per rinnovare i germogli e anche per accellerare
la fruttificazione della vite.
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- Il tipo di
innesto piu' usato nell'area di Ciro e' l'innesto "ad occhietto".
- E' un tipo
di innesto no vegetativo, particolarmente indicato per i vigneti
piantati in climi molto caldi. L'innesto e' praticato tra Maggio
e Luglio, quando la vite selvatica si trova in stato di piena
vegetazione.
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- La gemma da
innestare nelle vite selvatica viene scelta da un tralcio di vigneto
maturo di Gaglioppo o Greco Bianco. La gemma deve essere ben formata
e deve incorporare una adeguata parte legnosa per facilitare la
riuscita di questo tipo di innesto.
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La tecnica
La
pianta da innestare, nonostante abbia solo 4 mesi di vita', e'
gia' in pieno stato vegetativo. Una piccola incisione viene praticata
alla base delle vite da innestare dove la gemma di Gaglioppo o
di Greco Bianco deve incastrarsi perfettamente.
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- Per proteggere
la gemma dal calore eccessivo e per mantenere un certo grado di
umidita' una parte delle foglie viene appoggiate sulla zona innestata
e legata al tronco con un filo di raffia.
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- In primavera,
quando la vite rientra nella fase vegetativa, la raffia, se non
si e' gia' dissolta naturalmente, viene rimossa e la vite inizia
a produrre i primi germogli di Gaglioppo o Greco Bianco.
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