Innesto
L'innesto
Le tecniche di innesto, che vengono utilizzate per controllare
e influenzare lo sviluppo della pianta, erano gia' conosciute
migliaia di anni fa dai Cinesi, dagli egiziani e dai romani.
L'innesto viene praticato per cambiare la varieta' di uva prodotta,
per ottenere piante piu' resistenti, per rinnovare i germogli
e anche per accellerare la fruttificazione della vite.
Il tipo di innesto piu' usato nell'area di Ciro e' l'innesto
"ad occhietto". La gemma da innestare nelle vite selvatica viene scelta da un
tralcio di vigneto maturo di Gaglioppo o Greco Bianco. La gemma
deve essere ben formata e deve incorporare una adeguata parte
legnosa per facilitare la riuscita di questo tipo di innesto.
La tecnica
La pianta da innestare, nonostante abbia solo 4 mesi di vita',
e' gia' in pieno stato vegetativo. Una piccola incisione viene
praticata alla base delle vite da innestare dove la gemma di Gaglioppo
o di Greco Bianco deve incastrarsi perfettamente.
Per proteggere la gemma dal calore eccessivo e per mantenere
un certo grado di umidita' una parte delle foglie viene appoggiate
sulla zona innestata e legata al tronco con un filo di raffia.
In primavera, quando la vite rientra nella fase vegetativa, la
raffia, se non si e' gia' dissolta naturalmente, viene rimossa
e la vite inizia a produrre i primi germogli di Gaglioppo o Greco
Bianco.
(Hai bisogno di QuickTime 4 e una linea ISDN dual o superiore) Foto in alto: Viti selvatiche da innestare
Sopra: Innesto ad occhietto
E' un tipo di innesto no vegetativo, particolarmente indicato
per i vigneti piantati in climi molto caldi. L'innesto e' praticato
tra Maggio e Luglio, quando la vite selvatica si trova in stato
di piena vegetazione.
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